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"L'antologia che sta curando l'amico Robertomaria Siena è l'occasione giusta per ricapitolare tutto quello che in un cinquantennio di intenso sodalizio mi è entrato dentro del mondo poetico di Paolo. Vorrei, a questo riguardo, tentare di 'tagliare', per così dire, il tempo trascorso per riuscire a cavare luci e ombre di quel mondo: dal suo impegno politico, vissuto senza furbi coinvolgimenti ma con tenace e coerente rispetto dei suoi valori di giovane partigiano, al suo fare civile nella professione forense, all'entusiasmo di dedicarsi per tutta la vita alla pittura e alla poesia senza facili e mutevoli adesioni, ma con alcuni capisaldi di onestà intellettuale che hanno strutturato la sua lunga vita di novantenne frizzante, aperto al mondo, ancora e più che mai curioso di vivere e felice di farlo. Insomma, Cristiano ha messo in gioco tutto se stesso, il suo intero percorso, facendosene attore e vittima nel contempo, nel giudizio consapevole e severo, nel coinvolgimento profondo e sofferto, nella 'pietà' del cristiano laico, nel rifiuto di questo deviato 'presente televisivo'. Su queste basi la poesia di Paolo, la sua arte, il suo vivere con passione e amore, hanno fecondato questo lungo nostro tempo ridandogli slancio e spessore e contribuendo, con altri pochi, a sollevarlo da una mortificante fatuità senza memoria e senza futuro". (Dalla prefazione di Nicola Terzulli)